Primavera, tempo di scoprirci
Arriva la primavera e iniziamo a scoprirci.
Detta così può sembrare una frase ovvia, anche banale, perché la nostra mente la collega subito all’idea di vestiti più leggeri e costumi da bagno.
Se ci pensiamo bene, però, questo è anche un periodo di movimento interiore: dopo esserci “ritirate” e protette dal freddo invernale, il calore della primavera ci invita ad aprirci, a (ri)scoprirci – e l’allenamento può aiutarci in questo processo.
Con quale spirito ci muoviamo?
Molto spesso le persone fanno movimento a caso, con l’unico obiettivo di far fatica, e vivono l’allenamento come una sorta di punizione per gli “sgarri” che si sono concesse o come qualcosa che va fatto per forza. Oppure usano lo sport per “correre ai ripari” in vista dell’estate.
Qualunque sia lo scopo che le spinge a muoversi, lo fanno con uno spirito di sacrificio o perché prese dall’ansia di voler risolvere un problema. È così che intraprendono dei percorsi che non le portano da nessuna parte, perché dopo l’iniziale appagamento non c’è più nulla, quindi si stufano e smettono.
Il circolo vizioso
Quando la quantità di fatica è sproporzionata all’obiettivo raggiunto succede che appena si molla un attimo (per qualsiasi motivo, è la vita!) si torna al punto di partenza, ma con un carico di frustrazione in più. Questo avviene quando il livello di consapevolezza di sé è basso, che è anche il motivo per cui si cade nell’illusione delle diete miracolose o dei programmi che promettono risultati pazzeschi in poche settimane.
La buona notizia è che ognuna di noi può decidere per sé: seguire la strada che percorrono in tanti, compiendo uno sforzo estremo per rientrare in un percorso standard (che alla fine porta a snaturarsi), o muoversi verso degli obiettivi personali fluendo con noi stesse?
Un esempio pratico
Conoscerai di sicuro una persona – o magari quella persona sei tu – che a un certo punto della sua vita ha deciso di mettersi in forma, si è messa a dieta e ha iniziato a fare un sacco di sport. Si è sforzata di seguire un certo regime, ci ha messo impegno e fatica, ha ottenuto i risultati che desiderava ma, appena è arrivato uno stress esterno, si è persa e ha mollato tutto.
Perché è successo?
Perché nel turbine delle cose “da fare” ha perso se stessa; il prezzo che ha pagato per i risultati raggiunti è di non sapere più chi è. Ha fatto troppo e tutto insieme, ha impiegato tutte le sue energie nello sforzo di seguire una routine estenuante, senza percepire l’appagamento interiore per quello che stava facendo.
Un’alternativa esiste
Ci sono persone che hanno un approccio completamente diverso, quasi opposto. Sono più rare, soprattutto sui social, ma sono certa che ne conoscerai almeno una anche tu. Sono quelle che si muovono e mangiano in maniera consapevole, come se venisse loro naturale.
Non ci mettono alcuno sforzo, fluiscono con facilità nel loro stile di vita, e danno una profonda sensazione di solidità e coerenza. Ti assicuro che questa seconda tipologia di individui non arriva da un pianeta alieno, anzi – spesso hanno vissuto le stesse tue difficoltà prima di arrivare al livello nel quale si trovano.
Piccolo spoiler: sei tu a scegliere quale di queste due persone vuoi essere!
Tutto sta nell’approccio che decidi di adottare. Da una parte c’è il controllo: di quello che mangi, di quanto sport fai, di quanti passi cammini ogni giorno, di quante calorie consumi… Dall’altra c’è la libertà di muovere il corpo in un modo diverso, ascoltando le sue necessità, con fiducia e senza badare alle performance.
La seconda strada è quella davvero trasformativa perché ti muove verso una consapevolezza diversa, ma non è per tutti.
Ti chiede di metterti in gioco nel profondo, di lasciar andare il controllo, di affidarti a qualcuno affinché ti guidi, di fidarti di quella persona e anche di te stessa, di ascoltarti imparando a distinguere i sabotaggi dalla saggezza interiore.
Ti costringe a non accontentarti più di uno standard prefabbricato – che sia di bellezza estetica, di obiettivi o di modi in cui raggiungerli – e ad assumerti la responsabilità di creare la tua idea di benessere.
Evoluzione vs. sicurezza
Spesso le persone dicono di non volersi adeguare agli standard ma non si rendono conto di quanta sicurezza ne traggono, per questo motivo a un certo punto cedono e non riescono a fare il passo in più per evolvere.
Ecco perché io come professionista, e di conseguenza i miei percorsi, non siamo “per tutti”. Il mio modo di interpretare lo sport e il movimento è veicolo per un cambiamento interiore, e la mia energia è rivolta alle persone che vogliono attuare una trasformazione profonda nel loro approccio al corpo e alla vita.
Se sei disposta a lasciar andare l’idea che hai di te e dello sport, io ci sono con tutto il mio essere.
Le persone che non riescono a farlo sono quelle che rimangono sempre nello stesso posto, incastrate nello stesso loop, quelle che si lamentano senza fare niente. Magari sono attratte da qualcosa di diverso ma non riescono a fare il clic interiore necessario perché preferiscono rimanere in una zona sicura e conosciuta.
Se vuoi fare quel passo in più devi voler andare in profondità ma divertendoti, con leggerezza; è così che inizierai a scoprirti rivelando un nuovo corpo, una nuova consapevolezza, una nuova te.
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