Buoni propositi: ostacoli e strategie
Quante volte hai iniziato l’anno nuovo con una lunga lista di buoni propositi, e ti sei persa per strada dopo solo qualche settimana? Io tante. Vediamo come fare per cambiare le cose.
Facciamo una premessa importantissima: i propositi non sono né buoni né cattivi, siamo noi a mettere queste etichette attraverso l’interpretazione che diamo loro.
I propositi non sono altro che obiettivi di crescita interiore ed esteriore, ai quali però attacchiamo dei significati emotivi più profondi.
Buoni propositi ed emozioni, come sono collegati
Lo stato d’animo nel quale ci troviamo quando stiliamo la lista dei “buoni propositi” è molto importante, perché determina l’energia con la quale daremo vita al cambiamento.
Molto spesso le emozioni collegate a questo momento sono la paura e l’ansia da prestazione. Questo succede quando non partiamo da un vero ascolto interiore, e quindi non rispettiamo la persona che siamo e quella che vorremmo diventare.
Osserva per un attimo la tua lista dei buoni propositi, a mente calma e cuore aperto, e chiediti se ti rispecchia davvero.
Nutre i tuoi desideri profondi, o soddisfa solo le necessità del mondo lì fuori?
Tutto e subito dura poco!
Un altro ostacolo alla nostra riuscita è cercare di passare da zero a cento in poco tempo, mettendo obiettivi troppo grandi o iniziando mille attività tutte insieme. In questo modo è inevitabile sentirsi sopraffatte dalle cose da fare e mollare al primo colpo… o non iniziare per niente.
I cambiamenti che apportiamo alla nostra vita devono essere, prima di tutto, sostenibili.
Le novità che introduciamo devono sfidarci abbastanza da tenerci coinvolti, ma dobbiamo lasciarci il tempo fisiologico di prendere confidenza con una routine diversa.
Facciamo un esempio
Mettiamo che il tuo proposito sia perdere peso, o rientrare nei tuoi pantaloni preferiti. Per farlo inizi ad allenarti più volte possibile alla settimana, e ti metti subito a dieta. Questo cambio repentino e drastico nelle tue abitudini ti stimola all’inizio, ma dopo qualche settimana ti sovraccarica. Al primo imprevisto nel tuo piano di marcia, molli il colpo – e poco dopo lasci perdere del tutto.
Ti propongo una strategia diversa.
In questo caso specifico, nel quale l’obiettivo è uno ma richiede più attività per arrivare al risultato, ti consiglio di partire da quella più soft sia a livello emotivo che di cambio di abitudini. Puoi iniziare a muovere il corpo con l’allenamento, procedendo per gradi, e una volta stabilizzata una routine inserire anche un diverso regime alimentare.
Cambiare abitudini che ci toccano più nel profondo, come quelle alimentari, richiede tatto e pazienza.
Io ti suggerirei anche di chiedere il supporto di un professionista, sia per l’allenamento che per la dieta, per due motivi. Il primo è che un esperto ti aiuta a individuare da subito le strategie migliori per te, senza dover procedere per tentativi (spesso esasperanti) come quando ci si affida al fai-da-te. Il secondo è che un occhio esterno può monitorare il tuo andamento in modo più neutro, spingendoti al momento giusto ma anche invitandoti a rilassarti quando ce n’è bisogno.
Trasforma i propositi in obiettivi
Se i tuoi buoni propositi sono più spezzettati e diversi tra loro – per esempio vuoi imparare un nuovo sport, migliorare il tuo inglese e leggere di più – ti consiglio di andare per gradi. Individua il proposito prioritario, e concentrati su quello.
Poi suddividi l’obiettivo in tappe intermedie con scadenze settimanali o mensili, così ti sembrerà un boccone più facile da masticare. Una volta integrato il primo proposito, puoi procedere a inserire il secondo, e così via. Sarà un percorso un po’ più lento, certo, ma procedere a piccoli passi costanti ti porterà più lontano di uno sprint, e ti darà maggiore stabilità.
Trovi qualche spunto in più in questo post di instagram.
Ti stai mettendo in gioco davvero?
Molto spesso diciamo di voler cambiare, ma non prendiamo fino in fondo la decisione. In questo modo continuiamo a replicare vecchi schemi e inventiamo mille scuse per motivare il nostro insuccesso. Per diventare le persone che vorremmo essere dobbiamo avere il coraggio di assumerci la responsabilità del cambiamento, ed essere pronte ad affrontare la nuova realtà che ci aspetta.
Il nemico vero, in questo caso, è la comfort zone.
Ci si può sentire al sicuro non solo all’interno del perimetro di ciò che conosciamo, ma anche nel fallimento. Può sembrare pazzesco, ma è solo umano: il compito della nostra mente è quello di tenerci al sicuro, e cosa c’è di meglio del rimanere nel conosciuto? Lo facciamo tutti, ogni volta che ripeschiamo soluzioni che in passato non hanno funzionato.
Per manifestare una vita nuova, bisogna seguire ispirazioni nuove e diverse.
Mettersi in gioco sul serio vuol dire rispettarsi e mettersi su un cammino più simile a noi. Il principio è lo stesso dell’allenamento: non possiamo pensare di evolverci e crescere usando sempre lo stesso stimolo.
Quando muoviamo un passo in una direzione diversa iniziamo a raccontarci un sacco di scuse perché ancora non riusciamo a vedere la nuova versione di noi e ad andarle incontro. È in momenti come questi che si tende a tornare al punto di partenza. L’incertezza e il timore sono più che normali, e dobbiamo imparare a muoverci nonostante loro. Coltiviamo la fiducia in noi stesse, e la fede nella vita.
Buoni propositi: come realizzarli?
Un buon punto di partenza è sperimentare. Cercare una via non percorsa, creativa, che accolga le nostre debolezze senza usarle come scuse. Prevedere delle soste per tirare un po’ di fiato e fare un check su dove stiamo andando. Prenderci il tempo per celebrare le piccole vittorie, dando importanza anche alle tappe intermedie.
Un percorso diverso, nostro, che metta in conto che siamo umane e che possiamo avere bisogno di riposare. E che a volte capita di inciampare.
Possiamo dire di aver raggiunto un risultato – e integrato un’abitudine – quando ci rimettiamo in piedi dopo una caduta e ricominciamo da dove eravamo rimaste. Non quando procediamo con la speranza di non cadere mai.
Una delle gioie più grandi del mio lavoro è quando le ragazze che seguo mi dicono che l’allenamento è diventato parte integrante della loro vita, perché so che hanno acquisito costanza e stabilità e che c’è stato un vero cambiamento.
Se anche tu hai messo l’allenamento e il rapporto con il tuo corpo nella lista dei buoni propositi, ma hai delle difficoltà, prenota una consulenza con me e diamo insieme una svolta alla tua vita.
Ti aspetto!